Crescita del mercato immobiliare nel 2017

Dopo ben sette anni circa di lunga crisi, il mercato immobiliare nel 2017 ha fatto registrare segnali confortanti. Gli anni precedenti infatti hanno visto infatti il crollo, di uno dei mercati più floridi degli ultimi 20-30 anni. Quello immobiliare infatti è un mercato che ha conosciuto periodi di grande floridità divenendo uno dei settori trainanti della nostra economia e non solo. Negli ultimi sette anni con l’irrompere della crisi economica, generata da una serie di fattori di varia natura, questo settore ha iniziato a far segnare il passo, prima con un periodo di stagnazione, poi con una crisi in alcuni frangenti profonda.

I prezzi degli immobili hanno fatto registrare un calo talvolta anche significativo, cosicché chi aveva necessità di vendere il proprio immobile, ha dovuto rimandare la stessa vendita o in alternativa, ha dovuto cedere il proprio bene ad un prezzo inferiore a quello che avrebbe sperato. Ovviamente chi ha acquistato in questi ultimi sette anni ha certamente, fatto un vero e proprio buon investimento. Il mercato però negli ultimi anni ha conosciuto anche una crisi di vendite ed acquisti, perché le banche hanno reso l’erogazione dei mutui un’operazione ben più complicata rispetto al passato. Nel 2017 invece si è avuta una piccola controtendenza.

Il mercato immobiliare ha iniziato a crescere, dando segnali di ripresa non eclatanti ma comunque confortanti, che potrebbero essere il volano di una ripresa economica che comunque stenta a decollare. Si registra infatti un numero crescente per ciò che concerne le compravendite di immobili, grazie anche ad una nuova elasticità bancaria in tema di mutui o prestiti di una certa entità. Il mercato immobile ha avuto un risveglio generato anche dalla surroga dei mutui concessa dalle banche, che in tal senso hanno avuto un boom di domande davvero importante. Questa pratica ha fatto si che il numero delle compravendite di immobili potesse crescere, in alcune zone dell’Italia ed in alcuni settori in modo anche significativo.

Per ciò che riguarda infatti il mercato immobiliare riguardante i capannoni e le strutture dedite all’industria, si sono registrati numeri di certo non bene auguranti e, comunque negativi rispetto al resto del settore. Questo segnale dovrebbe far riflettere, tanto che le associazioni di categoria hanno chiesto una riduzione delle tasse, soprattutto a carico dei costruttori scoraggiati dalle spese da affrontare. Per concludere il 2017 è stato un anno positivo per i settore, anche se il mercato immobiliare cresce più rapidamente, rispetto a quello delle concessioni dei mutui.

Questo non favorisce la crescita, perché le persone non avendo a disposizione denaro liquido, non possono acquistare, ristrutturare o fare degli acquisti che possano dare una scossa decisiva al mercato della compravendita e del settore.

Occorre quindi una maggiore elasticità nella concessione dei mutui, con regole certe ed erogazione meno farraginosa delle somme di denaro. Questo ad oggi rimane l’ostacolo principale da superare, l’unica maniera per dare la possibilità al mercato immobiliare, e conseguentemente all’enorme indotto che vi ruota attorno, di poter crescere maggiormente rispetto al 2017.

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